LA PERILIPINA ED IL METABOLISMO DEI GRASSI

LA PERILIPINA ED IL METABOLISMO DEI GRASSI

Le cellule del nostro organismo per poter svolgere le proprie funzioni in maniera corretta ed efficace hanno bisogno di energia in maniera continua ed il tessuto adiposo ha un ruolo essenziale in questo processo. L’adipe consente infatti l’accumulo temporaneo di energia in forma di lipidi e la sua ridistribuzione in maniera graduale e regolata all’organismo in base alla necessità. Nelle cellule del tessuto adiposo vengono infatti accumulati i lipidi con funzione di riserva energetica, ma anche di isolamento termico e protezione degli organi interni.

Si possono distinguere tessuto adiposo bianco e bruno: il primo ha funzione di riserva energetica, il secondo ha un ruolo importante nella termogenesi. Gli adipociti sono differenti in questi due tipi di tessuto adiposo: nel tessuto adiposo bianco gli adipociti contengono una sola grande microgoccia lipidica (oltre a citoplasma scarso, nucleo e pochi mitocondri), mentre nel tessuto adiposo bruno ogni adipocita contiene numerose goccioline lipidiche (immerse nel citoplasma insieme a vari mitocondri e al nucleo).

La perilipina è una proteina coinvolta nel metabolismo del tessuto adiposo, in particolare sembra avere un ruolo importante nel regolare il corretto accumulo e consumo dei lipidi. Questa proteina è localizzata proprio sulla superficie delle gocce lipidiche contenute negli adipociti. Sembra che, nella sua forma fosforilata attiva, la perilipina regoli i processi di lipolisi impedendo l’azione dell’enzima lipasi, enzima che permette l’idrolisi dei grassi e successivo rilascio. La lipolisi è un processo indispensabile alla base del trasporto dei lipidi tramite il sangue ai vari tessuti, dove vengono utilizzati come fonte energetica.

Esistono cinque diverse famiglie di geni PLIN (del tipo 1, 2, 3, 4 e 5) che codificano per cinque diversi tipi proteici della famiglia della perilipina. La proteina perilipina-1 (o PLIN1) in particolare è molto studiata perché sembrerebbe influenzare il rischio di obesità. L’obesità è essenzialmente un accumulo eccessivo di grassi dovuto ad alterazioni nel processo di lipolisi ed è spesso connessa a patologie come insulino-resistenza o diabete mellito di tipo 2. In condizioni di obesità, la quantità di energia immessa nell’organismo supera la spesa energetica e si ha eccessivo accumulo di grassi.

Un polimorfismo che coinvolge il gene PLIN1 (rs894160) sembrerebbe estremamente rilevante per lo studio delle cause dell’obesità. Questa variante genetica causa anomalie che compromettono l’attività della proteina perilipina-1, provocando scompensi nel metabolismo energetico e maggiore rischio obesità. Gli individui portatori di questo polimorfismo mostrano infatti livelli di perilipina-1 più bassi rispetto al normale e tendono ad avere valori elevati di BMI.

Gli individui portatori del polimorfismo nel gene PLIN1 (rs894160) mostrano una significativa riduzione nel contenuto di perilipina-1 (fino a -80% rispetto ai non portatori), ma anche tassi di lipolisi basale maggiori e livelli sierici di acidi grassi non esterificati aumentati. Molto probabilmente quindi il polimorfismo rs894160 altera il gene PLIN1 e la perilipina dando scompensi metabolici che possono dare problemi nella gestione dei grassi, con accumulo anomalo a cui segue molto spesso una condizione di sovrappeso o anche obesità.

Il gene PLIN1 sembrerebbe inoltre essere correlato alla ritenzione di grasso corporeo. Durante un programma di allenamento di endurance di lunga durata (oltre i 6 mesi), uno studio ha rilevato che i portatori della variante 13041A/14995A avevano una percentuale maggiore di grasso corporeo rispetto ai non portatori, e quindi maggiori difficoltà per le limitazioni di introito di ossigeno che questo comportava. Da ciò si evince che i portatori devono prestare una maggiore attenzione anche nella compilazione di un piano di allenamento.

Inoltre recenti studi hanno rilevato che una sovra-espressione della perilipina comporta una maggiore resistenza all’aumento di peso, un maggiore consumo energetico ed una minore sintesi lipidica. Questa proteina sta quindi venendo studiata per l’importante contributo che potrebbe offrire alla lotta contro l’obesità.

I grassi sono un nutriente fondamentale per l’organismo, non solo perché forniscono energia all’occorrenza, ma sono anche indispensabili per gli acidi grassi essenziali e favoriscono l’assorbimento di importanti nutrienti come le vitamine liposolubili o i carotenoidi. Ma un eccesso nella loro assunzione può comportare gravi danni per la salute, aumentando il rischio di insorgenza di numerose malattie cardiovascolari oltre che il rischio di sovrappeso ed obesità.



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