ALIMENTAZIONE BIO: E’ DAVVERO PIU’ SALUTARE?

ALIMENTAZIONE BIO: E’ DAVVERO PIU’ SALUTARE?

Gli alimenti biologici derivano da un tipo di coltivazione che agisce nel rispetto della natura, eliminando o riducendo al minimo l’uso di fertilizzanti sintetici, pesticidi e composti chimici.
Questo tipo di coltivazione ha lo scopo di preservare da una parte l’equilibro dell’ecosistema in tutte le sue componenti e dall’altra parte quello di garantire la qualità nutrizionale degli alimenti.

Le caratteristiche necessarie per poter definire un prodotto biologico sono:

  • Utilizzare terreni puri: situati lontano da fonti di inquinamento (fabbriche, strade molto trafficate…) e sui quali non siano stati usati prodotti chimici per un certo numero di anni.
  • Non utilizzare diserbanti: ci penserà la rotazione delle colture fa in modo che l’habitat diventi non adatto alla proliferazione delle erbe infestanti.
  • Non coltivare OGM: le sementi devono essere rigorosamente naturali
  • Non utilizzare fertilizzanti chimici: la fertilità del terreno è ottenuta con l’utilizzo di concimi organici (letame), vegetali o misti.
  • Non utilizzare additivi chimici: gli alimenti vengono lavorati, trasformati e confezionati senza l’utilizzo di coloranti e conservanti.
  • L’allevamento viene perseguito secondo principi naturali: con mangimi biologici, in allevamenti non intensivi e limitando il più possibile l’utilizzo di medicinali
  • Controlli e garanzie: l’agricoltura biologica è controllata legalmente da norme comunitarie e nazionali, che oltre ad analizzare il terreno coltivato, i confini per controllare la lontananza da luoghi contaminati, controlla le sementi utilizzate e che venga rispettato un adeguato periodo di conversione, e supervisiona inoltre costantemente l’azienda affinché rispetti tutte le norme della produzione biologica.


In Italia la produzione biologica si concentra soprattutto nei settori di vino, olio, uova, carne, foraggio e cereali, mentre è ancora una minoranza ma in rapida crescita la coltivazione di ortaggi.

Gli alimenti biologici se da una parte hanno garanzie di ecosostenibilità poiché vengono coltivati nel rispetto dell’ambiente, non esistono però prove scientifiche che siano più salutari.

La questione è stata molto dibattuta: alcuni sostengono che l’apporto di principi nutritivi sia il medesimo, mentre altri che il biologico sia decisamente più salutare contenendo maggiori antiossidanti, vitamine, zuccheri ed una minore quantità d’acqua, ma che perda queste caratteristiche durante il trasporto, la conservazione e la manipolazione nei supermercati.

Fatto sta che numerosi campionamenti dei prodotti bio acquistabili tramite i mezzi tradizionali (supermercati, ortofrutta ecc..) hanno rilevato che i prodotti biologici e quelli da coltivazione intensiva hanno una quantità equiparabile di sostanze nutritive.

Quindi il prezzo decisamente maggiore dei prodotti marchiati bio non sarebbe giustificato da ripercussioni positive sul nostro organismo, come spesso viene pubblicizzato dalle aziende produttrici per incentivare le vendite, ma sarebbe salutare solo per la biodiversità del terreno in cui viene coltivato.

Ciò che è importante sottolineare è che bisogna sempre rendere consapevole il consumatore di ciò che va ad acquistare, sia quando si parla di cibi che derivano dall’agricoltura biologica, sia per quelli che si ottengono dal sistema tradizionale; risulta sicuramente vincente l’atteggiamento di chi non idealizza né l’uno né l’altro settore in quanto, come ampiamente dimostrato, esistono dei vantaggi e degli svantaggi da entrambe le parti.



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